Innesto a spacco

L’innesto a spacco è un tipo di innesto a marza effettuato in vigna con ottimi risultati.
Nell’innesto a spacco il soggetto viene capitozzato ed il fusto della vite viene spaccato diametralmente per qualche centimetro. All’interno della fessura vengono inserite le marze appositamente tagliate.

il metodo più antico, i migliori risultati

Fasi preparatorie

Le viti vengono sciolte dalle strutture portanti e tagliate a circa 50 centimetri da terra, o più in basso se la forma di allevamento lo richiede. Il taglio sarà netto e perpendicolare al fusto.
Il fusto verrà legato e spaccato diametralmente per pochi centimetri di profondità.
Le marze saranno tagliate a cuneo nella parte sottostante la gemma ed inserite nel portinnesto.
Se la vite da innestare ha un fusto molto più grande delle dimensioni delle marze verranno inserite due marze, se il fusto ha pressoché le stesse dimensioni delle marze si eseguiranno innesti a cuneo con una sola marza per vite.

Fasi successive all’innesto

Una volta effettuato l’innesto le marze ed il fusto del portinnesto verranno legati e protetti con mastice.
Per ottenere elevate percentuali di attecchimento è importante curare le viti nel periodo che intercorre tra l’innesto e lo sviluppo del nesto: è indispensabile proteggere le ferite con il mastice per preservare la vitalità della marza e della vite ed è molto importante togliere frequentemente i polloni ed i tralci sviluppati dal portinnesto per favorire l’attecchimento e lo sviluppo del nesto.
Una cattiva manutenzione degli innesti e la mancanza di spollonatura della vigna nel periodo post innesto determina la perdita di vitalità delle marze ed il mancato attecchimento del nesto.

Innesto a spacco: i migliori risultati

Con l’innesto a spacco, in caso di caratteristiche ottimali della vigna e di clima favorevole, garantiamo fino al 95% di attecchimento.
Se il portinnesto è dritto e non ha cicatrici dovute a traumi subiti durante lo sviluppo, se la vigna è relativamente giovane e se viene effettuata un’adeguata cura delle viti dopo il sovrinnesto i risultati saranno garantiti.
Le percentuali di attecchimento restano comunque alte anche con vigne con più di 10 anni e con fusti non perfetti purché si esegua un’attenta cura della vigna nel periodo della ripresa vegetativa, valuteremo insieme le probabilità di riuscita.

Con la giusta conoscenza della zona, del portinnesto e del vitigno innestato è possibile progettare un innesto in vigna che non necessiti di un impianto di irrigazione, con un notevole risparmio economico, ottenendo elevate percentuali di attecchimento.